L'ANALISI
21 Ottobre 2013 - 12:54
CASALMAGGIORE - “Vito chissà quante persone avrà servito nella sua vita, quanti caffè e quante bibite avrà portato. E dietro a quell'aspetto in apparenza burbero c'era un cuore generoso; salutava tutti, anche chi non entrava nel suo bar e non era suo cliente. Coltivava l'amicizia con tutti e aiutava chi poteva. Mi piace adesso vederlo lassù in cielo, seduto al tavolino mentre lo stesso Signore passa a servirlo”. E' con questa immagine che don Angelo Bravi ha chiuso l'omelia del funerale di Vito Scandariato, il titolare del bar Italia di piazza Garibaldi morto sabato a 51 anni. Le esequie si sono celebrate lunedì mattina nel Duomo di Casalmaggiore. In tanti, tra cui il sindaco Claudio Silla, hanno voluto salutare il commerciante che per quasi 17 anni ha gestito uno dei locali più noti della città: amici, clienti, semplici conoscenti e colleghi.
In chiusura toccante e applaudito il saluto che le bariste dipendenti del bar e Nicola Araldi, figlio di Angelo Araldi, presidente del Milan Club che ha sede nel locale, hanno letto dal pulpito. Al termine della cerimonia il feretro è stato tumulato nel cimitero cittadino.
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Fotoservizio Alessandro Osti
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