L'ANALISI
02 Ottobre 2013 - 09:51
Carlo Sante Gardani, capogruppo del Listone
CASALMAGGIORE — «L’alleanza tra il Listone, Casalmaggiore per la libertà e la Lega Nord (siglata sul finire dello scorso luglio e sancita da un comunicato stampa congiunto mai smentito, ndr) era un accordo per gestire il più unitariamente possibile le posizioni delle minoranze nel corso della corrente legislatura. Non è mai stato, almeno per noi, un patto per liste comuni o alleanze per le future elezioni amministrative del 2014».
Carlo Gardani, capogruppo del Listone, coglie l’occasione dell’evidente ‘scollamento’ fra i tre gruppi avvenuta lunedì sera sulla donazione di Casa Zani, per chiarire in via definitiva come stanno realmente le cose.
«E’ vero, noi e la Lega abbiamo criticato la gestione dell’operazione Casa Zani da parte della maggioranza, ma su una questione di metodo, ovvero la mancanza di condivisione e trasparenza con cui la giunta ha agito. Nella sostanza, però, siamo sempre stati d’accordo che la donazione andasse accettata. Se Orlando Ferroni (capogruppo di Casalmaggiore per la Libertà) credeva di fare un’alleanza anche per il futuro basata sul ‘no’ a Casa Zani ha preso un grosso abbaglio".
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