L'ANALISI
09 Agosto 2013 - 18:29
VIADANA — Tutti in cassa integrazione a zero ore fino a fine mese, con la speranza che arrivi qualche acquirente e si possa evitare il fallimento. Assemblea dei lavoratori del macello Ghinzelli densa di preoccupazione, nella mattinata di venerdì 9 agosto, dopo l’annuncio da parte dell’azienda della messa in liquidazione.
Un incontro cui hanno partecipato i rappresentanti sindacali che poco prima si erano incontrati, presso la sede di Confindustria a Mantova, con gli stessi titolari della Ghinzelli. Che l’impresa fosse in difficoltà, dopo alcuni bilanci chiusi in rosso, era risaputo. Ma che si arrivasse alla liquidazione nessuno se lo aspettava.
Ed ora per salvare i 280 posti di lavoro — 114 a Viadana (96 operai e 18 impiegati), gli altri nello stabilimento di Castelvetro — si deve per forza sperare nell’affitto del ramo d’azienda da parte di una nuova proprietà. Stando alle indiscrezioni qualche manifestazione d’interesse sul tavolo ci sarebbe: si parla della Pini che in Valtellina è specializzata nella produzione e commercializzazione di bresaola.
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