L'ANALISI
09 Agosto 2013 - 15:36
L'ufficio comunicazione della Diocesi ricorda poi il programma del 15 agosto
"Nella graziosa chiesa immersa nella campagna e retta dai padri Capuccini, giovedì 15 agosto le Messe saranno celebrate alle 7.30, alle 9, alle 10.30 e alle 18. A presiedere quest’ultima Eucaristia sarà il vescovo di Crema, mons. Oscar Cantoni; concelebreranno i frati del santuario con il superiore, padre Bruno Signori (che ricorderà i 50 anni di sacerdozio), e i sacerdoti di Casalmaggiore guidati dall'arciprete, don Alberto Franzini. Ultimo appuntamento della giornata alle 21 con la tradizionale processione dalla chiesa di San Francesco fino al Santuario. Come da tradizione i fedeli casalaschi procederanno in preghiera dietro l'immagine della Vergine, opera del pittore Odoardo Gherardi di Panna (1957), che riprese gli antichi colori e gli atteggiamenti di Maria e del Bambino così come sono presentati nell'antico affresco del 1300 posto nella Cripta. Il dipinto, entrato nella venerazione del popolo, fu incoronato il 15 agosto 1963 da mons. Dario Bolognini, Vescovo di Cremona, nel quinto centenario della costruzione del Santuario. La stella d'oro, appuntata dal medesimo Vescovo nel 1964, ricorda la proclamazione della Beata Vergine della Fontana a patrona del Casalasco.
Il messaggio del vescovo Lafranconi
In occasione dell’importante anniversario il vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, ha inviato ai Cappuccini casalaschi una lettera, ricordando l’incoronazione del 1963. «A cinquant’anni di distanza – scrive il Vescovo – il ricordo di quell’evento ci dà l’occasione per onorare la Madre del Signore contemplandola nella sua funzione non solo di madre, ma anche di regina, ossia di madre regale che ama il suo popolo e lo governa con la sua bontà. Come ogni mamma che viene chiamata regina della casa anche Maria può essere chiamata regina di Casalmaggiore e di tutto il territorio casalasco perché come tale noi la proclamiamo, la riconosciamo e la invochiamo. Ne è prova l’inno popolare che tutti i devoti cantano nelle sue feste con passione e devozione".
Le origini del Santuario
"Il Santuario, centro di spiritualità e di devozione mariana tra i tanti della terra lombarda, ha origini oscure che si perdono nei tempi", osservano l'ufficio comunicazione della Diocesi. "Sappiamo con sufficiente certezza che l'erezione del Santuario attuale, nelle sue forme belle e dignitose, risale al 1463. Ma già tempo prima, sul luogo esisteva almeno una cappella o un piccolo oratorio, in cui si venerava un'immagine della Beata Vergine, detta dei Bagni. Questa denominazione, per lo meno curiosa, è dovuta all'esistenza, nelle vicinanze, di fonti di acque sorgive salutari. Prima del Mille (il documento più antico è dell'879), accanto ad una fonte o pozzo, che serviva ai viandanti per dissetarsi, venne costruita una cappelletta dedicata alla Madonna, per cui la fonte venne chiamata "Pozzo di Santa Maria. Nel 1320 avvenne, secondo la tradizione, il miracolo di un povero nato cieco che riacquistò la vista bagnandosi con "l'acqua della Madonna". Venne quindi costruito sul posto, in sostituzione della cappelletta, un primo santuario, poi ampliato e completato nel 1463".
Preghiera alla Madonna della Fontana
Vergine Maria,
che fin dai tempi remoti,
in questo luogo di solitudine e pace
vi siete mostrata fonte inesauribile di grazie
verso i vostri figli devoti convertendo i peccatori,
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