L'ANALISI
09 Marzo 2025 - 05:10
CASALMAGGIORE - Trovare un medico di famiglia sta diventando sempre più difficile? Nel distretto Casalasco sono disponibili 14 nuovi incarichi per medici di assistenza primaria, con l'obiettivo di migliorare l’accesso alle cure e garantire un servizio sanitario più efficiente per i cittadini.
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Cremona ha pubblicato un decreto con cui ufficializza le posizioni vacanti per i medici di famiglia. Per il territorio casalasco sono previsti 6 posti per l’assistenza primaria a ciclo di scelta e 8 posti per l’assistenza primaria a quota oraria. La prima categoria riguarda quei medici che gestiscono un numero fisso di pazienti, offrendo un rapporto continuativo e personalizzato. La seconda, invece, prevede un contratto basato sulle ore settimanali di attività, con incarichi in ambulatorio senza una lista fissa di assistiti.
NUOVE OPPORTUNITA'
Le nuove opportunità riguardano i comuni di San Giovanni in Croce, Calvatone, Rivarolo del Re e Uniti, Spineda, Piadena, Casalmaggiore, Motta Baluffi, Casteldidone e Solarolo Rainerio, territori in cui la carenza di medici di base ha reso necessario questo intervento. L’obiettivo è distribuire equamente il personale sanitario e garantire una maggiore continuità assistenziale. Nel rispetto delle linee guida dell’Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale del 2024, l’Asst di Cremona aveva già offerto ai medici con incarico a tempo indeterminato la possibilità di ampliare il proprio orario o di passare al ruolo unico di assistenza primaria. Tuttavia, poiché nessuna domanda è stata presentata entro la scadenza del 20 febbraio scorso, i posti vacanti sono stati segnalati alla Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia per la pubblicazione ufficiale sul Bollettino Ufficiale Regionale (BURL). Con questo provvedimento, l’ASST di Cremona intende rispondere alle esigenze sanitarie del territorio casalasco, garantendo un servizio più accessibile e rafforzando la rete della medicina generale per tutti i cittadini. Basterà?
PROBLEMA ANNOSO
Di recente il problema della carenza dei medici è stato lamentato dal sindaco di Solarolo Rainerio Vittorio Ceresini. La mancanza di un medico di base rappresenta un problema in particolare per anziani e persone affette da patologie croniche. Il paese è privo da sette anni del medico, nonostante l’amministrazione abbia messo a disposizione un ambulatorio nuovo, ma nessuno finora ha mostrato interesse a venire.
A condividere le preoccupazioni espresse dal primo cittadino di Solarolo sono anche i suoi colleghi sindaci Andrea Rivieri di Casteldidone e Antonietta Premoli di Motta Baluffi, che hanno con lui preso parte a una puntata del programma ‘L’Aria che tira’ su La7, insieme a un gruppo di cittadini. La popolazione della zona – composta in gran parte da persone piuttosto avanti con gli anni – deve dipendere da servizi di volontariato per potersi recare negli ambulatori di altri Comuni. Di rilievo è il servizio offerto dai volontari che riescono ad accompagnare le persone o dal medico di base o alle strutture ospedaliere del territorio. Il problema è che questi volontari anche loro hanno una certa età.
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha riconosciuto la gravità della situazione e ribadito gli sforzi della Regione per attrarre nuovi medici anche nelle Case di Comunità, ma la risposta è stata a dire poco tiepida, così come verso la possibile integrazione dei medici di base nel servizio sanitario nazionale come dipendenti, superando l’attuale sistema di libera professione.
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