L'ANALISI
08 Agosto 2013 - 18:26
Paolo Bocchi, Paola Daina, Claudio Silla, Luigi Borghesi, Pierluigi Pasotto
CASALMAGGIORE — Contrasto alle nuove povertà, funziona il progetto ‘La Rete’ coordinato dall’amministrazione comunale e finanziato grazie al lavoro del mondo del volontariato. Ieri il sindaco Claudio Silla, affiancato dagli assessori Luigi Borghesi, Pierluigi Pasotto e Paola Daina, e dal presidente di Amurt Italia Paolo Bocchi, ha tracciato il bilancio dei primi mesi di attività: «Un progetto nato per contrastare quelle forme di disagio nuove e verso le quali le istituzioni erano incapaci di muoversi. Vogliamo nella massima trasparenza dire come si stanno utilizzando i soldi raccolti dal volontariato», ha detto Silla.
Poi i numeri: al carrello sociale accedono 65 famiglie (a maggio, all’avvio, erano 31), ogni mercoledì i volontari Annamaria Poltronieri, Pietro Vezzosi e Federico Rizzi distribuiscono i prodotti alimentari acquistati a prezzo di favore anche grazie all’aiuto di alcune aziende del settore; per quanto riguarda il sostegno allo studio sono stati erogati 5500 euro (in contributi che vanno dai 100 ai 500 euro) a 15 famiglie (su 21 richiedenti, ma non tutte avevano i requisiti) e prevalentemente per il pagamento dei servizi di trasporto o per tasse universitarie; infine per il sostegno alla salute sono stati già spesi 2mila euro per intervenire in 10 casi di persone che non potevano pagare esami clinici o acquistare farmaaci.
«Il progetto sta funzionando bene grazie alla sinergia con il Comune e i servizi sociali, lo amplieremo coinvolgendo anche altri soggetti — ha detto Bocchi —. Intanto i fondi del 5 per mille raccolti da Amurt serviranno a rifinanziare queste tipologie di interventi».
Così come la Festa della zucca che si terrà a settembre grazie agli Amici di casalmaggiore contribuirà a costituire il fondo necessario a garantire il progetto.
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