L'ANALISI
05 Luglio 2013 - 00:30
CASALMAGGIORE - Alla fine la risposta del sindaco Claudio Silla all'interrogazione presentata dal vicesindaco Luigi Borghesi sul caso 'streaming' c'è stata, giovedì sera in coda al Consiglio comunale, ma la decisione, votata a maggioranza (contrari Ferroni e Bongiovanni, astenuto Gardani), di chiudere le porte al pubblico e di procedere in seduta segreta, ha portato le minoranze a non partecipare. L'interrogazione, facendo riferimento a quanto avvenuto durante la seduta del 28 giugno e "all'uso fatto da parte del gruppo 'Casalmaggiore per le libertà' delle riprese dei lavori dello stesso Consiglio", chiedeva a Silla "se non ritenga lesivo della dignità dei consiglieri e, soprattutto, dell'ospite presente, l'uso manipolativo e di parte delle immagini registrate nel cosiddetto streaming e pubblicate via web; se, di conseguenza, non ritenga opportuno sospendere l'autorizzazione rilasciata al gruppo; l'attività di ripresa e registrazione potrà essere di nuovo autorizzata solo a gruppi indipendenti e con garanzia di assoluta imparzialità; se non ritenga opportuno, inoltre, indirizzare al maestro Giacomo Zani una lettera di scuse per quanto accaduto, precisando anche per iscritto quanto affermato nei vari interventi sulla nobiltà del gesto compiuto e sulla assicurazioni, da prevedere con contratto, sul corretto utilizzo futuro dell'immobile donato". L'interrogazione, ha fatto presente a inizio seduta il presidente del Consiglio comunale Calogero Tascarella, non era stata protocollata nei tempi previsti dall'articolo 13 per essere messa all'ordine del giorno, ma vista l'esistenza di due precedenti "mi rimetto alla volontà dei capigruppo per decidere il da farsi". Questi ultimi si sono riuniti e hanno accordato la facoltà al sindaco di rispondere. A quel punto, però, Borghesi, visto che si sarebbe parlato di un privato cittadino, ha chiesto che la risposta avvenisse a porte chiuse e senza diretta streaming. Tascarella ha posto in votazione: sì a maggioranza (delle minoranze favorevole la sola Ermelinda Casali del Listone). Il presidente del Consiglio comunale ha anche disposto che il tutto avvenisse al termine dei lavori consiliari. Casalmaggiore per la libertà, Lega Nord e anche il Listone, però, non condividendo quella decisione, in nome della trasparenza hanno deciso di non partecipare, lasciando l'aula come avevano fatto poco prima quando si era trattato di votare il bilancio di previsione.
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