L'ANALISI
02 Luglio 2013 - 08:05
Un momento del grest zonale a Motta Baluffi
MOTTA BALUFFI — «Ho valutato se fosse o meno il caso di intervenire, ma alla fine, dopo essermi confrontato anche con altri, ho deciso che è opportuno farlo». La premessa è del sindaco Giovanni Vacchelli e riguarda un fatto che in paese sta facendo discutere non poco.
«Nei giorni scorsi — riassume il primo cittadino — è comparso un cartello in cui si sosteneva, in sostanza, che l’oratorio fosse diventato la ‘discarica’ del paese. Una frase sgradevole, spiacevole e completamente immeritata, che si commenta da sola, visto quanto fa il parroco don Davide Ferretti per la comunità. E per questo, proprio a nome della comunità e dell’amministrazione comunale, voglio esprimere a don Davide tutta la solidarietà possibile». Dal pulpito, domenica a Solarolo Monasterolo, lo stesso sacerdote ha parlato di quel cartello, dicendo che se all’oratorio vengono accolte anche le persone più in difficoltà, vuol dire che si è in piena sintonia con quel che dice il Vangelo.
«Don Davide — osserva il sindaco — sta gestendo un grest con 60 bambini, che sono il 90 % di quelli residenti in paese ed ha appena concluso un grest interzonale con 200 bambini, in collaborazione con le comunità parrocchiali di Scandolara Ravara e Cingia de’ Botti. E’ uno che dà l’anima in quel che fa, dovendosi districare tra diverse difficoltà».
Il Comune "valuterà cosa fare per aiutare concretamente l'oratorio, unica agenzia educativa del paese".
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