L'ANALISI
04 Luglio 2023 - 05:15
TORRE DE' PICENARDI - «Sono purtroppo ancora lontani i tempi in cui le persone con handicap potranno integrarsi realmente nella società in cui vivono, o quantomeno, cercano di adattarsi a vivere». L’amara considerazione, scritta in una lettera inviata pochi giorni fa al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è di Leopoldo Oneta, 69 anni, presidente dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili della provincia di Cremona. Uno sfogo su una multa a lui destinata lo scorso anno, in quel di Gabicce Mare, che lui ritiene ingiusta.
«Il 13 luglio 2022 — riassume Oneta — mi è stata contestata dalla polizia locale di Gabicce una infrazione per aver sostato con la mia Kia Soul in uno stallo di sosta in un punto in cui dalle 19.30 alle 2 è prevista la rimozione forzata. Da notare che nei pressi di quegli stalli c’è un insieme di cartelli ed uno indica la rimozione forzata in orario serale, perché, mi è stato detto, «potrebbero esserci delle manifestazioni». Morale che la multa, comprese le spese postali e amministrative, ammontava a 45,37 euro, se avessi pagato entro 5 giorni. Altrimenti, dal sesto giorno in poi, sarebbe stata di 57,97 euro. Io ho deciso di presentare ricorso al prefetto di Pesaro Urbino, non ritenendo giusto quanto era avvenuto. Ma non ho avuto nemmeno risposta».
Oneta, nella missiva al capo dello Stato, dice di aver «tentato inutilmente di far capire quali sono le esigenze di una persona sessantottenne costretta a deambulare con protesi (stampelle) e di tenere sempre a portata di mano la propria auto, naturalmente e coscientemente senza arrecare intralcio o difficoltà al traffico o ledere i diritti di altre persone. Quale invalido civile in possesso del pass parcheggio disabili non voglio entrare nel merito del perché non sia stato convocato dal signor prefetto di Pesaro Urbino, se non altro per esprimere le mie ragioni».
In un altro caso, la Prefettura ci Cremona è stata «molto più attenta e sensibile».
E, aggiunge Oneta, «non entro inoltre nel merito di come mai, dalle 2 alle 19.30 si possa posteggiare tranquillamente in stalli a pagamento e quindi le auto non arrecano intralcio alla circolazione, mentre in altri orari sia prevista addirittura la rimozione forzata adducendo a una eventuale manifestazione».
Il presidente dell’Anmic evidenzia poi che non c’erano manifestazioni in corso. Oneta evidenzia che «non si può considerare che il divieto con rimozione forzata imposto con segnaletica verticale determini automaticamente l’impossibilità della sosta anche per i veicoli al servizio di persone disabili».
Oneta rimarca che «in età giovanile, camminare per lunghi tratti non era un problema, ma purtroppo la sindrome post polio mi attanaglia e ora sono costretto a deambulare con due stampelle e per brevi tratti. Quindi per me l’auto è ‘indispensabile ausilio protesico’». Alla fine Oneta ha dovuto pagare 101 euro. Ma ha chiesto a Mattarella l’impegno di «sensibilizzare ancora di più i rappresentanti delle istituzioni, molte volte distratti».
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