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CASALMAGGIORE. LA STORIA

Giuseppe sulla pista della vita, superato l'ostacolo più difficile

Grave infezione alla caviglia curata all’Oglio Po da Ortopedia e Pediatria: l'atleta16enne torna in gara e vince

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

20 Maggio 2023 - 05:25

Giuseppe sulla pista della vita, superato l'ostacolo più difficile

Pedrazzini, Cavalli con le équipe di Pediatria e Ortopedia dell’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE - Un giovane sportivo vola oltre gli ostacoli lungo la pista di atletica. Si chiama Giuseppe, ha 16 anni e da tre è un agonista dell’Interflumina. Pochi mesi fa è stato ricoverato due settimane all’ospedale Oglio Po per un’infezione alla caviglia che rischiava di pregiudicare la sua carriera sportiva. Grazie alle cure ricevute nel reparto di Pediatria — diretto da Claudio Cavalli — e dall’Ortopedia — diretta da Alessio Pedrazzini — il ragazzo ha potuto tornare in pista e oggi si prepara a tagliare un nuovo traguardo ai campionati nazionali. È ciò che mostra il video ricevuto dall’équipe della Pediatria di Oglio Po: l’ha inviato la madre del ragazzo, per ringraziare i medici e gli operatori che hanno accolto suo figlio e l’hanno accompagnato nel percorso verso la guarigione.

i medici

I dottori Claudio Cavalli e Alessio Pedrazzini

L'INFORTUNIO

L’infortunio è avvenuto a gennaio, durante gli allenamenti, dove gli urti ripetuti della caviglia contro gli ostacoli hanno causato una severa infezione al malleolo. «Quando siamo entrati in Pronto soccorso, Giuseppe non riusciva a camminare», racconta mamma Giovanna. Dopo una prima valutazione, è stato ricoverato in pediatria, dove è rimasto per circa quindici giorni. «Il ragazzo si è presentato con una caviglia molto gonfia, che da giorni non accennava a migliorare – spiega Cavalli –. Una piccola escoriazione in corrispondenza del malleolo aveva provocato un’infezione che si era estesa fino al tendine d’Achille, con il rischio di lesionare i tessuti sotto pelle e compromettere la mobilità della zona». «Trattare un giovane atleta — sottolinea Cavalli — pone di fronte due condizioni: una soglia del dolore tendenzialmente alta, che può far tardare la scelta di rivolgersi a un medico, e la difficoltà a rimanere a riposo. Una volta superata la fase acuta, molti di loro vogliono riprendere gli allenamenti prima del previsto, rischiando dure ricadute e complicanze».

UN’UNICA SQUADRA

Il caso è stato discusso in équipe multidisciplinare con il direttore dell’Ortopedia Pedrazzini, al fine di effettuare ulteriori accertamenti diagnostici e assicurarsi che non ci fossero danni all’osso né ulteriori ripercussioni. «Abbiamo condotto tutti gli studi necessari per escludere eventuali fratture occulte o una sovrainfezione batterica — afferma Pedrazzini —. L’esito degli esami strumentali ha escluso questi scenari: in accordo con i colleghi della Pediatria, l’abbiamo trattato con un antibiotico particolarmente potente somministrato in regime di ricovero, monitorando la situazione con esami diagnostici e di laboratorio».

Una volta dimesso, Giuseppe ha seguito le indicazioni per la riabilitazione, con controlli ambulatoriali per assicurare una completa guarigione. «Mio figlio è entrato in reparto con le stampelle ed è uscito camminando sulle proprie gambe, cosa che fino a due settimane prima sembrava impossibile — sottolinea la mamma —. Sono rimasta con lui per tutto il tempo: vorrei ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che ci ha assistiti e tranquillizzati, ci siamo sentiti accolti».

LA RINASCITA

«Appena arrivato in ospedale avevo paura – prosegue Giuseppe - ero un po’ scoraggiato, temevo di non riprendermi, dopo tutto l’impegno che avevo dedicato a prepararmi per le gare più importanti. I medici e gli infermieri mi hanno incoraggiato e consolato, assicurandomi che sarebbe andato tutto bene». L’infortunio l’ha costretto a saltare i campionati italiani di febbraio, ma a maggio ha recuperato subito con una prima competizione provinciale, in cui ha corso i 400 metri totalizzando il tempo minimo alla prima gara. Ora si sta preparando per i campionati nazionali della categoria Allievi, previsti a fine giugno. «Tornare in pista è stato bellissimo – conclude Giuseppe –. Il video inviato ai medici e agli infermieri dell’ospedale è un modo per dire grazie a tutti, ce l’abbiamo fatta».

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    20 Maggio 2023 - 19:00

    Complimenti all'Ospedale Oglio Po!!!

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