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LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

Miele di qualità, premiate Torre e Piadena

I produttori Rivaroli e Merigo pluripremiati al concorso lombardo con le Rose d’oro e d’argento

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

22 Novembre 2022 - 05:15

Miele di qualità, premiate Torre e Piadena

TORRE/PIADENA - Arrivano grandi soddisfazioni per gli apicoltori della nostra zona grazie al concorso «Mieli di Lombardia 2022 - Concorso regionale per la selezione dei migliori mieli della Lombardia».

Ripetono infatti i successi dello scorso anno Gianfranco Rivaroli, 62 anni, di Torre de’ Picenardi, «plurimedagliato», e Michele Merigo, 33, di Piadena Drizzona. Ma sono da citare anche Stefano Dall’Aglio di Viadana, per restare nell’ambito Oglio Po, e Luciano Filippini di Cremona.

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Gianfranco Rivaroli e le sue arnie

Rivaroli, che fa l’apicoltore per hobby, ha conquistato il massimo riconoscimento, la Rosa d’oro, per il suo miele di Rododendro e di Erba medica, ma si è aggiudicato anche due Rose d’Argento per il miele di acacia e un’altra Rosa d’argento per il millefiori di alta montagna delle Alpi.

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Michele Merigo con l'attestato

Merigo ha fatto il bis con il suo miele di acacia, che gli è valso una Rosa d’argento come nel 2021.

Una Rosa d’oro è andata a Dall’Aglio per il suo miele di Tiglio, mentre Filippini ha portato a casa due Rose d’argento, una per il miele di Castagno e una per il miele di Melata.

«Quest’anno — commenta Rivaroli — non è stato semplice produrre miele a causa delle elevate temperature che hanno fatto accavallare le fioriture. Il concorso comunque è andato bene e sono contento. A me non interessa la quantità, ma la qualità e la varietà del miele prodotto. Ecco perché ho arnie in Toscana, nella zona di Pontremoli, nel parco dell’Adamello, lungo il Po. Mi piace molto differenziare e poi partecipare ai concorsi per avere un riscontro dagli esperti».

I gusti delle persone, aggiunge Rivaroli, cambiano nel tempo: «Un tempo le persone volevano solo il miele trasparente, adesso c’è chi apprezza il miele di Melata, anche se è scuro». Il sapore finisce per prevalere sull’estetica. Rivaroli controlla attentamente le sue arnie: «Vado a controllarle abbastanza spesso, anche se i chilometri da percorrere non sono pochi. Mi aiuta una bilancia che ho vinto e che mi comunica direttamente sul telefono i dati essenziali a distanza. Grazie alla tecnologia evito qualche viaggio».

Rivaroli è contento anche perché i giudici coinvolti sono di varie provenienze e di diverse Regioni, non solo del nord Italia. Il concorso, presieduto da Samuele Marianni, chef e presidente dell’Accademia Veneto Lombarda analisi sensoriale degli alimenti, ha lo scopo di «incentivare la produzione e il consumo di miele lombardo di qualità, dando l’occasione ai partecipanti di avere un confronto e un riscontro in merito alla qualità del proprio prodotto, valutato secondo standard organolettici, chimico-fisici e melissopalinologici definiti dall’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele».

Gli attestati, oltre che dal presidente, sono stati firmato anche dalla responsabile tecnica Alessandra Cesira Giovannini.

Anche Merigo è molto contento: «Lo scorso anno era la prima volta che partecipavo a un concorso e ricevere il riconoscimento per la seconda volta consecutiva è una bella soddisfazione», commenta Merigo, che lavora alla Latteria Soresina e appena finisce il suo servizio, a metà pomeriggio, dedica il resto del tempo alle sue api, in una sessantina di arnie dislocate tra Drizzona, Castelfranco e Vho di Piadena. Produce miele di acacia, appunto, il millefiori, consigliato in particolare nelle alimentazioni dei bimbi, di tiglio e di amorfa. «Da quest’anno — aggiunge Merigo — mi sono cimentato anche nella produzione di candele». Chi fosse interessato può consultare la pagina Facebook Merigo Apicoltura.

Quest’anno i mieli presentati per il concorso sono stati 149 e di questi 40 sono stati premiati: 10 con le Rose d’oro e 30 con le Rose d’argento ed è stato assegnato anche un premio 3Bee.

L’Accademia Veneto Lombarda si propone di valorizzare la figura dell’assaggiatore di alimenti (tra l’altro miele, vino, olio) e di promuovere l’incontro e la condivisione di esperienze. La collaborazione con analoghe associazioni ed enti crea le condizioni affinché l’analisi sensoriale e la degustazione valorizzino i prodotti della tradizione del territorio.

L’Accademia è associata ad AMi - Ambasciatori dei Mieli e da alcuni anni, oltre agli incontri periodici di assaggio, si occupa dell’organizzazione diretta e della collaborazione con enti organizzatori di alcuni concorsi per la selezione di miele di qualità.

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