L'ANALISI
20 Novembre 2022 - 05:10
CASALMAGGIORE - Grande entusiasmo ed energia, ieri pomeriggio, per l’inaugurazione del rivitalizzato Skate Park Baslenga, rimesso a nuovo grazie a contributi pubblici. Molto soddisfatto il sindaco Filippo Bongiovanni: «Per rimettere a posto quest’area abbiamo ottenuto un contributo di 30 mila euro con il bando ‘Sport Outdoor’ e altri 10 mila li abbiamo messi noi – ha spiegato il sindaco –. Tra l’altro c’è anche il wi-fi gratuito. Ci si iscrive con la registrazione o con un sms, è facile.
In più l’abbiamo costruito insieme agli appassionati storici di Casalmaggiore, Alberto, Fabrizio, Stefano. C’era da lisciare anche la pavimentazione in cemento quarzato. Ci abbiamo creduto e abbiamo messo risorse in più perché le strutture posate, che sono in granito, non fossero inutili. Può essere questo un punto di riferimento per i giovani e sono sicuro che saranno loro a controllare che venga tenuto bene e che non succeda nulla. Mi raccomando: sfruttatelo più che potete e divertitevi». Parole accolte da un applauso dei presenti, giunti anche dalla provincia di Parma.
«Siamo tutti molto contenti di com’è stato realizzato il progetto», ci ha detto Alberto Buttarelli, 35 anni, appassionato dall’età di 17 anni, che ha collaborato con il Comune al progetto insieme ad alcuni altri amici skater. «Dopo tanti anni finalmente anche a Casalmaggiore c’è uno spazio adeguato per i giovani che per i meno giovani come noi per praticare questo sport che è sempre più diffuso, tanto è vero che è stato inserito nelle ultime Olimpiadi venendo riconosciuto per quello che è e non come un gioco. Stavolta le strutture non sono più di legno ma più durature. Oggi c’è gente da Cremona e da Parma».
«Quando c’è qualcosa di giusto e che piace - continua -, la gente si sposta. Noi siamo sempre stati costretti a spostarci a Parma o a Suzzara, che sono i posti più vicini, anche perché tanti altri impianti sono stati chiusi. Chi non ha la patente non ha la possibilità di skateare mentre da oggi ce l’ha. Questa è un’oasi creativa e felice, un punto di ritrovo per chi non vuole fare gli sport più classici o rinchiudersi tutto il giorno in un bar a fare nulla ed è un’area che tiene lontane situazioni di degrado. Molti cominceranno a praticare questo sport, molti ricominceranno. E c’è anche lo spazio per migliorare ulteriormente l’area».
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