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TORRE DE' PICENARDI

Dalla gallina all’anatra: ci sono le razze cremonesi

Il selezionatore di palmipedi Mometto, profondo conoscitore delle razze avicole, fra recupero e creazione

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

18 Novembre 2022 - 05:10

Dalla gallina all’anatra: ci sono le razze cremonesi

Davide Mometto

TORRE DE' PICENARDI - Il recupero di una razza estinta — la Gallina Nostrana Cremonese — e la creazione di una nuova razza, l’Anatra Nostrana Cremonese, si devono a Davide Mometto di Torre de’ Picenardi, essenziale collaboratore nella classificazione zoognostica dei palmipedi e nelle schede ad essi relative nell’«Atlante delle razze avicunicole autoctone (polli, tacchini, faraone, anatre, oche, colombi, quaglie e conigli)» a firma di Alessio Zanon e Daniele Bigi (edito da Edagricole), appena pubblicato.

Mometto, profondo conoscitore delle razze avicole cremonesi, nonché giudice nazionale dell’associazione S.I.R.A. (Selezione Italiana Razze Avicunicole) e guida all’interno della Riserva Naturale Le Bine di Calvatone, è stato coinvolto in modo continuativo nella strutturazione e nella realizzazione delle schede tecniche del libro.

«Nel volume — spiega Mometto — è presente una chicca per il nostro territorio, in quanto compaiono due razze contemporaneamente: la Gallina Nostrana Cremonese e l’Anatra Nostrana Cremonese. Purtroppo fino ad ora le razze cremonesi erano tutte estinte. Io ho lavorato per circa 10 anni sia per l’attuazione del piano di recupero della Gallina Nostrana Cremonese sia per la selezione dell’Anatra Nostrana Cremonese».

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galline

L’Anatra Nostrana Cremonese è una recente creazione frutto della selezione operata da Mometto a partire dal 2014. Dopo aver accoppiato un maschio della pregiata anatra francese Rouen (varietà chiara) con alcune femmine di Anatra Romagnola (selvatica) al fine di ottenere animali da destinare alla mensa familiare, due soggetti maschi della prole hanno presentato, a sorpresa, un becco estremamente corto. «Cremonese» è sinonimo di «Nostrana Cremonese» – dice Mometto —. La sinonimia l’ho scelta appositamente».

Lo scopo dell’associazione di cui fa parte Mometto è quello di promuovere l’allevamento di razze avicunicole ornamentali e in particolare le razze autoctone. Inoltre, tramite la valutazione dei soggetti da parte del giudice, vengono fornite le indicazioni agli allevatori per scegliere i soggetti adatti alla selezione. Mometto è «selezionatore» delle razze, non solo allevatore. La differenza la fa il fatto che la selezione richiede un impegno notevole e scrupoloso che dura ininterrottamente nel tempo.

«La selezione — precisa Mometto — è volta a mantenere, stabilizzare e migliorare alcuni caratteri specifici della razza. Allevare significa solo governare gli animali. L’Anatra Nostrana Cremonese è un vanto sia a livello provinciale che nazionale, in quanto fa aumentare da 4 a 5 il numero di razze italiane presenti. Inoltre è l’unica razza sintetica italiana attualmente esistente».

L’Anatra Nostrana Cremonese compare sulla copertina del volume «per via della sua unicità dovuta al singolare fenotipo».
Il libro (di 588 pagine) colma una mancanza editoriale da lungo tempo attesa sia dagli appassionati hobbisti, sia da chi studia in modo approfondito l’etnologia avicunicola. Si deve infatti considerare che il panorama avicunicolo nazionale del secolo scorso è sempre stato uno dei più ricchi e articolati in ambito europeo.

«Questo testo — si legge nell’introduzione — si propone di divulgare in modo sistematico le conoscenze passate e odierne sulle razze autoctone oltre a fornire una analisi scientifica e classificatoria delle stesse, tale da agevolare l’approccio di un pubblico generalista o specialistico sulla tematica della biodiversità zootecnica».

Il testo fa seguito a un’opera degli stessi autori riguardanti le grandi specie zootecniche (bovini, equini, ovicaprini e suini) giunto alla seconda edizione e completa la fase descrittiva del panorama zootecnico nazionale. Vista la complessità dell’argomento gli autori hanno deciso di adottare nella stesura delle schede di razza l’utilizzo delle Linee Guida Nazionali di identificazione delle risorse genetiche. Tale scelta fa si che risultano elencate e trattate solo le risorse che hanno superato la soglia di verifica minima richiesta da queste linee guida. Sono pertanto escluse le iniziative che non ottemperano alle soglie minime richieste.

Il testo è articolato su una base che affronta in capitoli ogni singola specie dando una breve descrizione della specie progenitrice ed elencando una cronistoria dell’allevamento della stessa nel territorio nazionale. A questo punto ogni singola razza viene rappresenta all’interno di una scheda specifica dove vengono trattati gli aspetti storici, genetici e morfo-funzionali necessari per inquadrarla dal punto di vista zootecnico. Molte razze purtroppo negli anni sono scomparse o ridotte ad una numerosità irrisoria. Si è ritenuto tuttavia di trattarle anche solo a livello divulgativo e storico per potere rappresentare in modo completo l’intero panorama nazionale. Si deve tenere conto che negli ultimi trent’anni la divulgazione sulle razze è stata il motore di recupero di numerosi gruppi etnici ritenuti erroneamente estinti ma ancora presenti sul territorio.

 

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