La fiera di San Carlo chiude col botto

CASALMAGGIORE - La fiera patronale di San Carlo si è chiusa ieri con il botto. Basti dire che la Sagra del cotechino e del blisgòn ha dovuto chiudere i battenti in anticipo, non potendo aprire ieri sera, per esaurimento delle scorte. «Sagra sold out. Abbiamo finito tutto», diceva il cartello posto all’ingresso della tensostruttura che ospitava le panche all’interno del campo dell’oratorio.

Ma anche le visite al Palazzo Abbaziale hanno fatto il pienone. In quattro giorni di apertura, si stima siano stati 700-800 i visitatori. E per i giovanissimi accompagnatori del Polo Romani sono fioccati i complimenti, tanti lasciati per iscritto sul quadernone posizionato all’ingresso. Il magnifico restauro del Palazzo ha colpito chi non immaginava che cotanta bellezza fosse custodita nell’edificio parrocchiale.

Ieri pomeriggio, in Auditorium, ha ottenuto un ottimo riscontro la presentazione del volume di poesie dell’alpino partigiano, scomparso nel 2021 a 99 anni, Aurelio Magni, con Ugo Lazzarini, Giancarlo Roseghini e Stefano Prandini e la partecipazione e il saluto introduttivo del sindaco Filippo Bongiovanni, seguito dall’intervento del capogruppo Alpini di Casalmaggiore Vincenzo De Salvo. Tutte le mostre e gli appuntamenti organizzati per la manifestazione sono stati confortati da un’ottima affluenza. Insomma, una ripartenza vera per la principale manifestazione annuale di Casalmaggiore. 

San Carlo, taglio del nastro della fiera patronale

Presenti numerose autorità. Dopo l’inaugurazione è iniziato il tour in tutti i luoghi delle mostre