L'ANALISI
15 Maggio 2013 - 20:51
TRECASALI - Protesta simbolica indetta da Legambiente nella sua battaglia contro l'autostrada Tirreno-Brennero. Insieme a Wwf e al Comitato per la tutela del territorio di Trecasali ha organizzato un tour per vedere, "forse per l'ultima volta, i paesaggi condannati ad essere asfaltati dall'autostrada". L'appuntamento è fissato a sabato 18 maggio alle 16.30 a Viarolo, strada del Lazzaretto.
Partenza, a piedi, alle 17 e rientro previsto per le 19. "Con questa iniziativa - scrivono i promotori - le associazioni ambientaliste vogliono rimarcare ancora una volta l'inutilità di una nuova colata di cemento e asfalto che con il miraggio di collegare l'A15 AutoCisa all'A22-AutoBrennero in realtà unirà solo Ponte Taro a Trecasali: 8,5 chilometri di nuova autostrada che attraverseranno due siti di Interesse Comunitario, più di 70 ettari di suolo consumato, al costo di 513 milioni di euro di cui 30 per nuove strade, cosiddette complementari".
L'apertura del cantiere della Tirreno-Brennero è prevista per l'estate. Si tratterà dei primi dodici chilometri del tracciato in territorio parmense, da Fontevivo a Trecasali, la cui realizzazione è stata appaltata all'Impresa Pizzarotti. Saranno omprese una serie di opere compensative richieste dai Comuni toccati dall'infrastruttura. Quattro anni il tempo per ultimare i lavori. Il casalese Massimo Araldi, consigliere di Autocisa Spa, ha però garantito a più riprese che "una volta partito il primo tratto, la bretella (che dovrebbe raggiungere Nogarole Rocca nel Veronese e qui intersecarsi con l'autostrada del Brennero, ndr) sarà completata tutta".
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