L'ANALISI
25 Marzo 2021 - 08:02
BOZZOLO (25 marzo 2021) - Una burocrazia tutta all’italiana impedisce il ritorno a Bozzolo della seconda edicola. Si scontra su regole e leggi - che il buon senso giudica bizzarre - l’iniziativa commerciale dei titolari di una tabaccheria di Bozzolo, disposta a diventare anche la seconda edicola del paese, cambiando sede dall’attuale collocazione. La vicenda inizia alla fine del 2020 quando la trattativa tra i privati va a buon fine, da una parte i commercianti che vogliono ampliare il loro giro di affari affiancando alla tabaccheria la rivendita di giornali e riviste, spostandosi all’interno del nuovissimo superstore Migross aperto da giugno con un investimento di 10 milioni di euro, e dall’altra i proprietari del supermercato che così completano l’offerta dei tanti clienti mantovani e cremonesi che quotidianamente varcano le porte del superstore. La trattativa arriva anche all’orecchio del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, che vede di buon occhio questo accordo, anche perché il Comune – che supera i 4 mila abitanti – tornerebbe ad avere due edicole, cosa che non è così dall’inizio del 2020, quando aveva cessato l’attività quella posta in piazza Europa. Parte la documentazione indirizzata alla direzione Monopolio e Tabacchi a Mantova e qualche settimana fa la «doccia gelata», il trasferimento della tabaccheria e la conseguente apertura della seconda edicola viene negato. La motivazione è che per Comuni delle dimensioni di Bozzolo il trasferimento può avvenire entro un arco massimo di 600 metri dall’attuale collocazione, per poter avere il permesso di spostarsi oltre, il Comune dovrebbe avere 4 mila e 500 abitanti. L’altra regola paradossale è che per i trasferimenti fuori zona è come se si istituisse una nuova tabaccheria, anche se a Bozzolo ne rimarrebbero sempre tre. Il privato a questo punto ha chiesto aiuto al Comune, per cercare di risolvere la situazione. «Ci pare una regola assurda – commenta Torchio —. Un privato che deve fare un investimento che senso ha che si sposti al massimo di 600 metri? In questo caso lo spostamento rispetta le distanze con le altre tabaccherie del paese e migliora sicuramente il commercio di tutti. Riteniamo di essere nel giusto, perché la zona commerciale è stata trasferita dalla ex Galbani all’attuale sede, non si aumentano ne diminuiscono ne licenze. Poi siamo in Unione con Rivarolo Mantovano, complessivamente vi sono quattro tabaccherie su 6 mila e 800 abitanti e quindi il paramento degli abitanti c’è tutto. Inoltre il trasferimento favorirebbe i cittadini del Comune di Tornata, che sul loro territorio comunale non hanno né un’edicola né una tabaccheria. Spesso e volentieri le leggi italiane invece di favorire il commercio lo ostacolano».
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