L'ANALISI
03 Marzo 2021 - 06:58
CASALMAGGIORE (3 marzo 2021) - Questione di confini, questione di colori, questione di rischi: la zona dell’Oglio Po, si sa, è un territorio omogeneo diviso amministrativamente in due province ma l’interscambio fra le persone è continuo. È il caso del Polo superiore Romani frequentato da almeno un centinaio di studenti residenti a Viadana che, come noto, è stata classificata come «arancione scuro». A differenza di Casalmaggiore dove vige l’arancione d’ordinanza. Se, dunque, a Viadana le superiori sono state chiuse alla presenza degli studenti, quelle casalesi no, per cui si è posto il problema di come gestire la posizione di quei ragazzi che, residenti in un territorio a più alto rischio, avrebbero dovuto trasferirsi in uno più «libero» dalle restrizioni.
La questione è stata risolta dalla dirigente scolastica Luisa Spedini che ha deciso di mettere in Dad gli studenti provenienti dal Mantovano.
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