L'ANALISI
29 Gennaio 2021 - 07:33
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CREMONA (29 gennaio 2021) - L’errore dell’Rt non ha solamente «condannato» la Lombardia ad una settimana (o forse più) di zona rossa immeritata, ma potrebbe continuare a produrre effetti, mantenendo la regione chiusa ad un livello di lockdown più stretto di quello che sarebbe determinato dai numeri corretti.
Per passare, infatti, alla fascia di rischio più bassa — ad esempio, per la Lombardia da zona arancione a gialla — devono trascorrere 14 giorni a partire da quello in cui per la prima volta vengono registrati dati che consentono la collocazione nella fascia più bassa. In sostanza, bisogna avere dati da fascia gialla o arancione per 14 giorni consecutivi prima di potervi accedere ufficialmente. Alla luce di ciò, non dovrebbe cambiare colore la Lombardia, che dal 24 è in fascia arancione. Per scendere in fascia gialla, la Lombardia deve aspettare dunque il 7 febbraio. Perché i 14 giorni vengano computati a partire da una data anteriore e quindi perché il ‘giallo’ si accenda in Lombardia da domenica, occorre che qualcuno certifichi che in realtà la regione aveva dati da zona arancione già da domenica 17. Quale ente potrebbe dichiarare questo, però non è chiaro: il Ministero, L’Istituto superiore della Sanità, il Tar davanti al quale pende un ricorso della Regione?
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