L'ANALISI
17 Dicembre 2020 - 09:20
TORRE DE' PICENARDI (17 dicembre 2020) - «In questo povero paese fare gli amministratori locali virtuosi non paga anzi penalizza», dice il sindaco di Torre de’ Picenardi Mario Bazzani. «La nostra Unione Terre di Pievi e Castelli, di cui fanno parte i comuni di Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese e Pessina Cremonese, si trova sull’orlo del baratro per una grave carenza di personale». Un problema non da poco che mette in seria difficoltà la «macchina amministrativa».
«In questi anni — spiega il sindaco — le nostre amministrazioni si sono impegnate in un percorso virtuoso per razionalizzare le spese e migliorare i servizi attraverso la costituzione dell’Unione e la fusione tra i comuni di Torre de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea. Un percorso che ha portato ad una consistente risparmio della spesa di personale ma che ora ci si ritorce contro. In questo momento — osserva Bazzani — di fronte ad una pianta organica di 26 unità ci troviamo con 5 posti vacanti, che non possiamo coprire per il blocco dei concorsi pubblici e per la norma che prevede che per 6 mesi non si possano sostituire i dipendenti che si sono dimessi perché vincitori di concorsi in altre amministrazioni. Abbiamo inoltre un dipendente in aspettativa retribuita per due anni, che non può essere sostituito, e tre dipendenti assenti per malattia».
Insomma, da un lato si incentivano le aggregazioni e le fusioni dei Comuni, con le relative semplificazioni, ma dall’altro i meccanismi esistenti portano a situazioni di sofferenza come quelle che sta vivendo l’Unione Terre di Pievi e Castelli.
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