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CASALMAGGIORE. LA POLEMICA

«Quei lampioni ferita dolorosa per la città»

Boles e Zani contestano i punti luce sull’argine del Po. «Così svanisce il progetto del chilometro romantico»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

03 Dicembre 2020 - 08:05

«Quei lampioni  ferita dolorosa per la città»

CASALMAGGIORE (3 dicembre 2020) - Ha suscitato un ampio e vivace dibattito l’articolo pubblicato dal nostro giornale martedì sulla nuova illuminazione a led installata lungo l’argine maestro. Se diversi sono stati i commenti positivi sull’operazione scritti dai cittadini sulla pagina Facebook del sindaco Filippo Bongiovanni, che ha pubblicato la pagina de La Provincia, della stessa opinione non sono certo Giuseppe Boles e Paolo Zani, uniti da una comune visione di una città che vorrebbero valorizzata nei suoi punti più belli, ritenendo che abbia tutte le carte in regola per diventare più attrattiva dal punto di vista turistico. Insieme, com’è noto, i due stanno portando avanti il progetto per l’affissione di speciali targhe con riportati i proverbi più belli sulle case del centro. Rispetto ai nuovi lampioni, sono entrambi molto critici.

«Certi sogni durano il tempo di una notte», afferma sconsolato Boles , osservando la nuova illuminazione pubblica. Che non gli piaccia proprio risulta evidente da come si congeda dal suo progetto: «Addio, chilometro romantico». E Zani concorda con lui: «Peccato, questa è una ulteriore occasione sprecata».

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