Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

TRAGEDIA IN PORTOGALLO

Omicidio suicidio, punti oscuri da chiarire

La polizia alla ricerca di elementi che possano escludere il coinvolgimento di terzi e la pandemia allunga i tempi del rientro della salma del 64enne di Cingia de’ Botti

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

01 Dicembre 2020 - 07:18

Omicidio suicidio, punti oscuri da chiarire

CINGIA DE' BOTTI (1 dicembre 2020) - «Sono ancora tanti i punti da chiarire»: così si è espressa un’ufficiale della polizia portoghese che si è occupata fin dalle prime battute di quello che fino a questo momento viene considerato come un caso di omicidio-suicidio. A una settimana dal tragico evento nella località costiera di Peniche a nord di Lisbona — fu proprio martedì scorso durante le ore serali — gli inquirenti continuano le indagini sulla morte di Roberto Arcari, 64enne residente a Cingia de’ Botti, e di Nadiya Ferrão, la 55enne ex amante di origine ucraina che aveva deciso ormai da tempo di interrompere una relazione che non aveva futuro.

Innanzitutto, occorre escludere la presenza di altre persone all’interno del camper dove si è consumato il tragico epilogo. Inizialmente il quadro era stato delineato in modo abbastanza chiaro e cioè con l’esclusione del coinvolgimento di soggetti terzi nella vicenda ma gli accertamenti non sarebbero ancora terminati, lasciando campo aperto a un’ipotesi che non è mai tramontata del tutto. Un’altra incognita è legata al rientro della salma di Arcari che attende ovviamente il nulla osta delle autorità locali. Rientro già di per sé complicato a causa delle restrizioni anti Covid. Un’attesa che potrebbe anche allungarsi in funzione dell’inchiesta che rimane aperta a eventuali sviluppi non ancora esplorati. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400