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OMICIDIO SUICIDIO IN PORTOGALLO

La pistola sul camper, il mistero di Arcari

Il 64enne di Cingia de’ Botti era in possesso di un’arma che non poteva detenere. Indagine affidata all’Interpol che sta ricostruendo i suoi ultimi sei mesi di vita

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

28 Novembre 2020 - 08:19

La pistola sul camper, il mistero di Arcari

CIANGIA DE' BOTTI (28 novembre 2020) -  Una delle varie questioni alle quali deve rispondere l’indagine della polizia portoghese è l’ora in cui Roberto Arcari ha sparato alla sua ex prima di rivolgere l’arma verso di sé e togliersi la vita all’interno del suo camper parcheggiato nel territorio di Peniche, località turistica a nord di Lisbona. Non c’è alcuna testimonianza diretta, infatti, sul momento in cui si è consumata la tragedia che ha visto come vittima Nadiya Ferrão, la 55enne di origine ucraina che non aveva alcuna intenzione di riallacciare la relazione con il 64enne casalasco.

Un’altra questione aperta che sta impegnando le forze dell’ordine è quella del possesso della pistola con cui Arcari ha ucciso la 55enne per poi porre fine alla propria vita. Erano sei mesi, infatti, che Arcari si trovava nella zona di Peniche e non è escluso che possa anche aver reperito l’arma in loco.

L'indagine è affidata all’Interpol che sta ricostruendo gli ultimi sei mesi di vita di Arcari. 

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