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CASALMAGGIORE

Fido, dall’abbandono alla cura

Il Comune offre un’alternativa a chi non può più accudire un cane nella sua casa. L’accoglienza è subordinata a criteri che consentono l’ospitalità al rifugio convenzionato con l’ente

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

10 Novembre 2020 - 07:26

Fido, dall’abbandono alla cura

CASALMAGGIORE (10 novembre 2020) - Rinunciare alla cura di un cane da parte di un cittadino residente, con il conseguente passaggio della proprietà dell’animale al Comune, non può essere un atto da compiere a cuor leggero, ma sono necessari dei criteri ben precisi ed è anche necessario il versamento di un contributo forfettario «una tantum» per sostenere il mantenimento del «migliore amico dell’uomo». Anche perché l’animale è destinato, in questo caso, ad essere inviato all’interno di un canile, nello specifico quello posto all’interno del Parco Rifugio La Cuccia e il Nido di Calvatone, ed è necessario il rispetto di determinate regole. A disciplinare la materia è intervenuta la giunta comunale che ha stabilito le regole per l’accettazione alla rinuncia della proprietà del cane. Per poter consentire l’ingresso del cane al parco rifugio è necessario presentare una documentazione e servono alcune verifiche.

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