L'ANALISI
29 Ottobre 2020 - 07:26
VICOBELLIGNANO/CASALMAGGIORE (29 ottobre 2020) - C’è la signora che si ferma a prendere qualche fiore, l’uomo che raccoglie un po’ di insalata, il pensionato che osserva incuriosito e chiede informazioni sulle tecniche utilizzate. L’orto sociale di Vicobellignano, lanciato dal Consorzio casalasco servizi sociali, è diventato nei suoi tre anni di vita un punto di ritrovo e socializzazione. Tanto che prossimamente arriverà anche qualche panchina, per facilitare la sosta. E oltre ad assolvere il suo compito primario, che è quello di produrre ortaggi, questo particolare spazio verde, dove non viene utilizzato alcun concime chimico o prodotto di sintesi, ne svolge diversi altri, a partire proprio dalla creazione di relazioni, tra cittadini e chi fatica sporcandosi le mani: una sfida vinta. Soddisfatta anche Cristina Cozzini, neo direttore del Concass, avendo ricevuto il testimone da Katja Avanzini, ora all’Ats Val Padana: «Qui si coltivano legami e bellezza coniugando agricoltura, sostenibilità ambientale e amicizia».
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