L'ANALISI
13 Settembre 2020 - 08:23
VIADANA (13 settembre 2020) - Uno spettro si aggira fra i corridoi del Comune: il pignoramento delle sostanze dell’ente scaturito dalla vicenda Italgas ha di fatto paralizzato la capacità di spesa dei vari settori di cui è composta la macchina comunale.
Il blocco dei conti correnti, infatti, impedisce di porre mano a pagamenti che non siano di strettissima urgenza come, ad esempio, gli stipendi, le utenze, i mutui oppure i servizi che un’amministrazione deve forzatamente fornire ai cittadini in materia di scuola, cimiteri, uffici tecnico, anagrafe, polizia locale, protezione civile.
Per tutto il resto non c’è la carta di credito resa famosa da un noto spot bensì la patata bollente è nelle mani del ricorso che il Comune ha presentato al Tribunale di Mantova contro il pignoramento e in particolare le sue modalità. Una situazione davvero difficile da gestire per la struttura che si trova alle prese con una programmazione e con scadenze da onorare per i vari progetti in fase di realizzazione. Per la verità, alcune operazioni possono essere portare avanti e a conclusione. Si tratta, nella circostanza, di quei progetti per cui si è ottenuto un contributo statale o regionale e che presenta un vincolo di destinazione: in questo caso il denaro può esser utilizzato, ma solo con quella precisa finalità.
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