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SAN GIOVANNI IN CROCE

Dai vecchi bauli delle nonne i tessuti per abiti alla moda

La singolare opera di valorizzazione delle sorelle stiliste Greta e Giada Maglia

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

02 Settembre 2020 - 07:54

sorelle

Le sorelle sarte Greta e Giada Maglia con un loro capo realizzato da vecchi merletti

SAN GIOVANNI IN CROCE (2 settembre 2020) - Dai bauli delle nonne prendono i tessuti più preziosi, tra sete, cashmere e cotone, li studiano, immaginano dei modelli e poi commissionano la confezione degli abiti alle sarte del territorio. Il tutto condito da visioni, colori, forme interiorizzate in tanti viaggi all’estero, cosicché il risultato risulta sempre originale e con un tocco internazionale. Le sorelle Greta e Giada Maglia, di San Martino del Lago, hanno valorizzato l’antica arte sartoriale, che sta scomparendo, rivitalizzandola in una chiave contemporanea e proponendola nel loro raffinato negozio di via Giuseppina a San Giovanni in Croce.
«All’insegna del riciclo, attingendo a materiali magari dimenticati», spiegano. La loro avventura imprenditoriale è iniziata tre anni fa. «All’inizio — spiegano — la nostra era concepita come una attività ambulante. Nel 2018 abbiamo collocato un container nel parcheggio della discoteca Tam Tam e abbiamo iniziato a proporre al suo interno degli eventi, dove il protagonista era sempre il vestito». Dal grande cassone metallico Greta e Giada, rispettivamente 32 e 29 anni, hanno preso altre strade: «Abbiamo aperto tanti temporary shop nella zona, sia nel Casalasco che all’esterno. Ma proponevamo anche iniziative nei centri estetici. In sostanza, andavamo direttamente a ricercare le possibili clienti». Alla fine la molla scatenante per la scelta «stanziale» e orientata alla sartorialità basata sul riciclo dei vecchi tessuti, «purché di qualità», è stata l’emergenza sanitaria. Precisano di non essere sarte: «Noi cerchiamo idee e tessuti e coinvolgiamo le sarte per realizzare gli abiti che abbiamo immaginato».

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