L'ANALISI
20 Agosto 2020 - 08:21
Nella foto di repertorio, una antica farmacia rurale
TORRE DE' PICENARDI (20 agosto 2020) - Dopo aver contestato i criteri di erogazione dei fondi previsti sulla base delle misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e la suddivisione dei contributi regionali per le opere pubbliche basata solo sul numero degli abitanti (e non invece anche sulla estensione territoriale e sul numero dei servizi da mantenere efficienti), il sindaco Mario Bazzani evidenzia un altro aspetto che, effettivamente, nel 2020, almeno per l’entità appare anacronistico. «Mi riferisco al fatto che ogni anno nel bilancio del nostro Comune siamo costretti a prevedere una voce per le farmacie rurali, corrispondente per il 2020 a una erogazione regionale di ben 42 euro. Possibile?», spiega Bazzani. «Sinceramente — osserva il primo cittadino — mi sembra una incombenza che dovrebbe essere superata al giorno d’oggi».
«Quando il contributo venne istituito — osserva ancora Bazzani — era pari a 80 mila lire. Ed è rimasto più o meno uguale anche con l’introduzione dell’euro e a 52 anni di distanza da quella legge. Ogni anno ci troviamo a dover inserire questa cifra che sinceramente appare un po’ ridicola. Si tratta di una delle innumerevoli cose bizzarre che le amministrazioni comunali si trovano a dover affrontare».
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