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VIADANA. L'IDEA

«Un nuovo ponte a Torre d’Oglio»

Perteghella: «Risolverebbe i problemi di viabilità. Quello vecchio da usare come ciclopedonale»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

19 Agosto 2020 - 15:20

«Un nuovo ponte a Torre d’Oglio»

Un ponte simile a quello della proposta di Perteghella

VIADANA/TORRE D’OGLIO (19 agosto 2020) - Costruire un moderno ponte a Torre d'Oglio che risolva per sempre i problemi di viabilità, conservando l’esistente in chiatte e rivalutandolo dal punto di vista turistico e ambientale: a rilanciare l'idea è il candidato sindaco Silvio Perteghella (Viadana Democratica). «Sulla possibile realizzazione di un nuovo ponte lancio agli altri candidati la proposta di indire, quando ci sarà la prossima amministrazione comunale, un referendum consultivo», dice Perteghella. E l'attuale manufatto su barche che fine farebbe? «La valorizzazione dell'area di Torre d'Oglio dal punto di vista turistico ed ambientale passa per una conservazione di quel manufatto e l'esclusivo utilizzo ciclopedonale. Questo potrebbe anche essere motivo per la creazione di un piccolo lido come area di sosta per turisti e visitatori, un modo per rivitalizzare anche le Frazioni Nord. Ma per arrivare a questo tipo di soluzione serve assolutamente la realizzazione di un nuovo ponte che dia un servizio sicuro».

La proposta di Perteghella s'inserisce nel dibattito, anche parecchio polemico, innescato nei giorni scorsi dall'annuncio della consigliera regionale della Lega Alessandra Cappellari sull'inserimento del terzo lotto della Gronda Nord tra le opere prioritarie da finanziare a livello regionale (occorrono circa 7,5 milioni di euro) e i dubbi in proposito espressi dal candidato sindaco Fabrizia Zaffanella. «I finanziamenti che Regione Lombardia stanzia da sempre per l'area Oglio Po sono briciole rispetto a quelli destinati ad altre aree e al territorio viadanese non basta il completamento della Gronda per risolvere tutti i problemi di viabilità», dice a proposito Perteghella. Tornando al ponte di barche di Torre d'Oglio, va ricordato che c'è in ballo un progetto dell'Aipo per realizzare una diga a valle che garantisca un costante livello dell'acqua e quindi eviti frequenti chiusure al traffico del manufatto. «La diga non risolverebbe i problemi legati ai costi di sorveglianza, non valorizzerebbe l'area di Torre d'Oglio dal punto di vista turistico ed ambientale, non ridurrebbe le manutenzioni al ponte in chiatte, non garantirebbe un transito in sicurezza durante le gelate invernali», conclude Perteghella. Ecco allora che torna in auge la proposta del nuovo ponte, idea che risale addirittura agli anni Settanta quando, come ha avuto modo di ricordare Giuseppe Barosi di Cavallara, faceva parte del programma elettorale della Democrazia Cristiana, che definiva il ponte stabile tra Cesole e Sabbioni un'opera di importante interesse provinciale. Sembrano passati secoli.

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