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CASALMAGGIORE

Si respira aria più pulita: «È l’effetto lockdown»

Primi dati delle due rilevazioni dell’Arpa nei primi mesi dell’anno. Bongiovanni: monossido di carbonio e Pm10 costantemente entro i limiti di legge

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

09 Agosto 2020 - 07:39

Si respira aria più pulita: «È l’effetto lockdown»

CASALMAGGIORE (9 agosto 2020) - «Dalla relazione preliminare emergono dati ampiamente nei parametri di legge, salvo qualche giorno di sforamento del Pm10, tipico nella zona lombarda». Parole del sindaco Filippo Bongiovanni in relazione ai primi risultati delle rilevazioni dall’Arpa Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) effettuate nelle scorse settimane in città. Rilevazioni che ovviamente hanno risentito del periodo di lockdown. «La parte estiva della campagna di monitoraggio ARPA Lombardia si è conclusa il 31 luglio — riferisce il sindaco — dopo quella invernale, cominciata il 18 febbraio e terminata il 27 marzo. La strumentazione è comunque sempre stata attiva dal 18 febbraio al 31 luglio. Il laboratorio mobile è stato prelevato dai tecnici Arpa nella mattinata del 7 agosto. È pervenuta giovedì la relazione preliminare relativa al primo periodo, quello invernale, della campagna di monitoraggio della qualità dell’aria. Si attende ora la relazione e commento tecnico del secondo momento di rilevamento per capire con precisione come è l’aria a Casalmaggiore e se ci sarà bisogno di ulteriori monitoraggi e approfondimenti da parte di Arpa. Gli inquinanti monitorati sono stati gli ossidi di azoto, l'ozono, il monossido di carbonio e il Pm10».

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