L'ANALISI
27 Luglio 2020 - 19:38
CASALMAGGIORE (27 luglio 2020) - La triste notizia è arrivata nel tardo pomeriggio. Antonio Gardani, sindaco di Casalmaggiore dal 1980 al 1988, è improvvisamente scomparso all’età di 79 anni, mentre si trovava a Carisolo, in provincia di Trento, in seguito ad un infarto. Nato l’11 marzo 1941, era il primogenito dei fratelli Gardani, famiglia conosciutissima a Casalmaggiore.
Lascia la sorella Carolina e il fratello Carlo Sante, il più giovane, già consigliere comunale, e il figlio Ludovico. La moglie di Antonio, Lea De Santis, era scomparsa a soli 62 anni a febbraio 2006. Anche quella fu una perdita grave per la città: la signora Lea era stata vicepresidente, da anni, dell’Andos Oglio Po (le donne operate al seno) e al figlio Ludovico, già assessore cittadino alla Comunicazione.
Prima di essere nominato primo cittadino, Gardani, che ha sempre militato nella Democrazia Cristiana, è stato assessore all’Urbanistica durante la giunta guidata dal sindaco Carlo Rotelli. È stato anche consigliere provinciale durante la giunta guidata dal presidente Giuseppe Torchio a Cremona. A novembre del 1999 Gardani venne eletto dal consiglio comunale come nuovo presidente delle Opere pie decentrate e come tale della casa di riposo Conte Carlo Busi.
Il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, esprime «il cordoglio dell’amministrazione comunale e della comunità di Casalmaggiore alla famiglia per la scomparsa dell’ex sindaco Antonio Gardani».
La data dei funerali non è stata ancora resa nota.
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