L'ANALISI
07 Luglio 2020 - 07:54
SABBIONETA (7 luglio 2020) - A 17 anni era stato campione nazionale di corsa in tandem accompagnato dal padre; qualche anno dopo è riuscito a diventare addirittura cintura nera di Karate, il primo caso in Europa per un atleta cieco assoluto: l’esistenza di Emanuele Gualerzi, 38 anni, non è stata certamente agevole ma è stata pienamente e intensamente vissuta e meritevole di essere raccontata in un libro. Meglio ancora se scritto con le sue mani: Una vita una sfida (Editoriale Sometti di Mantova, 106 pagine, 13 euro. «Volevo raccontare la storia di noi ‘invisibili’ - spiega Emanuele -, di noi che dobbiamo faticare molto più degli altri per affermarci o anche solo per raggiungere condizioni ritenute ‘normali’. Un mondo buio, dove la luce non illumina il cammino. Ma un percorso che grazie alla fede dona forza e speranza».
La fede in Dio è quella che gli ha dato una straordinaria fiducia anche in sé stesso e nelle sue capacità, facendo maturare dentro di lui - colpito ad appena 5 anni da una grave malattia che aveva messo a repentaglio anche la sua vita - la consapevolezza «che non ci si può arrendere di fronte a un obiettivo se non si ha fatto nemmeno un tentativo».
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