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CASALMAGGIORE

«No al ponte sullo Stretto. Ora serve quello sul Po»

I Comitati ambientalisti tornano alla carica lamentando il silenzio calato sul progetto. «Gli Stati generali del governo si occupino di infrastrutture necessarie e non di sogni»

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

11 Giugno 2020 - 07:35

«No al ponte sullo Stretto. Ora serve quello sul Po»

CASALMAGGIORE/PIADENA DRIZZONA (11 giugno 2020) - Il Coordinamento dei Comitati ambientalisti, sotto forma di «Stati Generali dell’Ambiente e della Salute della Provincia di Cremona», torna a far sentire la propria voce e dice «No alle autostrade Cremona-Mantova e Tirreno-Brennero, sì alla riqualificazione della strada provinciale 10, sì al Ti-Bre ferroviario, sì al nuovo ponte sul Po di Casalmaggiore, sì ad una mobilità moderna e sostenibile».
Osservano i comitati: «In attesa che l’Europa confermi le annunciate misure finanziarie e le risorse promesse al nostro Paese per fronteggiare l’attuale crisi sanitaria, economica e sociale, a Roma si apre una settimana cruciale di confronto per la definizione della quantità e qualità del loro impiego. Alcuni dei segnali emersi dal dibattito in corso su questa importante partita non sono, però, incoraggianti. A partire dalla dichiarata disponibilità del Presidente del Consiglio a valutare senza pregiudizi anche la possibile costruzione del Ponte sullo Stretto, ovvero, di uno dei simboli della stagione delle grandi opere, mai definitivamente sepolto, nonostante le ben note criticità sismiche del territorio dello Stretto. Per non parlare del fermento in seno al partito trasversale del cemento, a cui non sembra vero di poter mirare a gran parte di queste ingenti risorse e propinare così al Paese la solita e obsoleta ricetta economica, fatta di grandi e miliardarie opere, quasi sempre inutili».

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