L'ANALISI
18 Maggio 2020 - 08:34
Parte dello staff della Cardiologia dell’Oglio Po con il direttore Massimo Carini, primo a destra
CASALMAGGIORE (18 maggio 2020) - Anche il personale medico e infermieristico della Unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Oglio Po è stato in prima linea nel contrasto al virus, come conferma il dottor Massimo Carini, direttore del reparto: «Circa l’11% di tutta la popolazione italiana è affetta da patologie cardiovascolari e tali malattie ad oggi rappresentano la prima causa di morte nei Paesi sviluppati. Da questi dati è evidente che i nostri pazienti rappresentano una fetta di popolazione rilevante ed estremamente fragile che purtroppo ha pagato a duro prezzo in termini di vite umane la presenza di questa pandemia. Andando ad analizzare i dati sui ricoveri nei nostri nosocomi posso affermare che abbiamo registrato una drastica riduzione degli accessi per infarto miocardico e scompenso cardiaco, questo probabilmente a causa del timore dei pazienti di accedere alle strutture ospedaliere, considerate quali possibili fonti di contagio. Come conseguenza di ciò è però aumentata esponenzialmente l’incidenza di arresti cardiaci occorsi al domicilio. C’è stato un aumento del 143% a Cremona, secondo il recente studio del Policlinico San Matteo. Un dato che testimonia la fondamentale importanza della piena operatività della rete cardiologica sul territorio».
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