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SAN GIOVANNI IN CROCE. LA STORIA

Bar Sport, ripulita la Madonnina

Grazie all'intervento di due volontari: la statua di cemento issata sul tetto intorno al 1955

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

17 Maggio 2020 - 07:56

Bar Sport, ripulita la Madonnina

SAN GIOVANNI IN CROCE (17 maggio 2020) - Il tempo, le intemperie e l’inquinamento l’avevano fatta diventare di un colore grigio scuro e per questo motivo, volutamente nel mese mariano, due volontari del paese, Romano Feroldi e Luca Visioli, ieri mattina hanno deciso di ripulirla utilizzando un potente getto d’acqua. Parliamo della statua in cemento della Madonnina che si staglia dalla sommità dell’edificio in cui ha sede il bar Sport di San Giovanni in Croce, ben visibile a quanti percorrano la provinciale Asolana diretti verso Casalmaggiore. Una presenza che a qualcuno in passato ha fatto anche venire il dubbio che quella immagine indicasse la presenza di una chiesa. Invece fu Giuseppe Borsi, ex proprietario, scomparso parecchi anni fa, del bar, che fece issare il simulacro con un ingegnoso sistema di pali in legno dall’impresa edile di Annibale Stringhini, a metà degli anni Cinquanta. Battista Cremona, l’ex titolare del bar Sport e attuale proprietario dell’immobile, sostiene che l’operazione avvenne nel 1955. In paese c’è chi dice appena dopo. Il periodo, comunque, era quello, a indicare che la Madonnina ha superato abbondantemente i sessant’anni.

Il motivo della particolare realizzazione? Un ex voto mariano da parte di Borsi, secondo la versione ufficiale (anche se ieri mattina c’era chi sosteneva che fosse stata collocata come ringraziamento per una vincita al Totocalcio).

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