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VIADANA

Causa Coevit: Comune ko, deve alla società oltre un milione di euro

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

14 Maggio 2020 - 17:20

Associazioni di volontariato, sedi: la giunta sceglierà chi non paga

VIADANA (14 maggio 2020) - Il tribunale di Mantova ha stabilito, già dallo scorso 17 febbraio, che il Comune di Viadana deve alla Coevit srl circa 1.100.000 euro per quanto riguarda la causa legata alle opere urbanistiche di piazzale Della Libertà, tra le quali la Cittadella della salute che la società avrebbe voluto costruire. La sentenza definitiva stabilisce che il Comune dovrà pagare anche l'80% delle spese legali e per le perizie tecniche, circa 35.000 euro. Si conclude così, ma potrebbero esserci altri sviluppi futuri nel caso che le parti volessero ricorrere in appello, una vicenda giudiziaria iniziata nel 2016, quando la Coevit fece causa all’ente locale chiedendo quasi 6 milioni di euro di risarcimento, mentre il Comune ne pretendeva 1.300.000 per la mancata realizzazione di alcune opere. Nel settembre 2018 il Tribunale ha emesso una sentenza parziale dando ragione alla Coevit, stabilendo la risoluzione del contratto stipulato nel 2007 per grave inadempimento da parte del Comune e dichiarando nulla la clausola prevista dall'accordo aggiuntivo del 2012, con la quale la società privata rinunciava a intraprendere possibili azioni legali contro ogni provvedimento futuro dell'ente pubblico. Una pesante sconfitta per il Comune di una vicenda iniziata nel 2014 con la giunta Penazzi, che era favorevole alla costruzione della Cittadella ma il cui progetto, osteggiato da una parte del consiglio comunale, non arrivò mai in aula per il voto in quanto l’ente pubblico fu commissariato in seguito alla mancata approvazione del bilancio. Il giudice si è poi riservato di decidere l’ammontare del risarcimento una volta depositata l’ultima perizia tecnica, seguita da nuovi documenti dei legali di parte. Saputo della sentenza definitiva, il consigliere comunale Silvio Perteghella di Viadana Democratica ha presentato un’interrogazione che rappresenta un atto d’accusa contro l’attuale amministrazione, colpevole a suo giudizio di reticenza non avendo reso subito pubblica la notizia dell’ammontare del risarcimento e non avendo inserito la spesa nel Bilancio di previsione 2020-2022 approvato lo scorso 4 maggio. Nel documento, Perteghella chiede anche se il sindaco non intravveda responsabilità nella vicenda da parte di propri dirigenti e se intenda porre la questione del risarcimento all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

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