Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, Piadena-Torre: appello degli Amici di Emmaus

"La nostra Comunità rischia di chiudere: abbiamo bisogno del vostro aiuto"

Daniele Duchi

Email:

redazione@laprovinciacr.it

27 Marzo 2020 - 11:41

Coronavirus, Piadena-Torre: appello degli Amici di Emmaus

PIADENA-TORRE (27 marzo 2020) - Appello degli “Amici di Emmaus” ai cittadini e alle istituzioni: “La nostra Comunità rischia di chiudere: abbiamo bisogno del vostro aiuto”. La chiusura dei mercatini solidali di Piadena, Canove de’ Biazzi e del Centro del Riuso di Cremona, determinata dall’epidemia in atto, rischia di far concludere una importante realtà solidale del territorio. A spiegarlo è Massimo Bondioli, presidente dell’Associazione “Amici di Emmaus”: “La nostra associazione di volontariato, aderente al Movimento Internazionale Emmaus fondato dall’Abbé Pierre, è attiva da 26 anni nel territorio cremonese e non solo e da quasi 20 accoglie nella propria Comunità di Canove de' Biazzi, nel Comune di Torre de' Picenardi, persone con difficoltà di tipo economico, sociale e umano. Sono più di un centinaio le persone accolte in questi anni senza chiedere rette o altri tipi di contributo. Un impegno che ha consentito alla collettività un ingente risparmio di risorse, ma ha anche permesso di contribuire al finanziamento di azioni di solidarietà a livello locale, nazionale e internazionale. Ciò è stato possibile perché nelle Comunità Emmaus i poveri escono dal circuito assistenziale e si mantengono attraverso la raccolta a domicilio di materiale usato che viene rivenduto nei nostri mercatini solidali e sociali, che rappresentano di fatto l’unica fonte di autofinanziamento, e che garantiscono a molte persone in difficoltà economica di poter accedere con una spesa minima all’acquisto di mobili, vestiti e oggetti vari. Inoltre, non va dimenticato che la nostra attività contribuisce a ridurre lo spreco e l’impatto ambientale generati dalla società dei consumi. Ora - osserva Bondioli -, la chiusura dei nostri mercatini solidali di Piadena, Canove de’ Biazzi e del Centro del Riuso di Cremona, determinata dall’epidemia in atto, rischia di porre fine a tutto questo”.

Continua il presidente: “La disponibilità economica dell’associazione ci consente un’autonomia di pochissime settimane dopo di che saremo costretti a chiudere la Comunità, un luogo che ha permesso e permette a persone fragili e in difficoltà di ritrovare speranza e dignità, di ricominciare una nuova vita, lontano dalla strada e dalla miseria. Se la Comunità chiudesse, che ne sarebbe delle 12 persone attualmente accolte? Chi se ne farebbe carico? Quello che stiamo vivendo è un momento drammatico per tanti. Ma come sempre, nelle situazioni più difficili chi rischia di pagare il prezzo più alto sono gli ultimi, gli emarginati, coloro che non hanno nulla a cui aggrapparsi se non la solidarietà degli altri. Non lo abbiamo mai fatto in tanti anni, ma oggi non sappiamo come potremo andare avanti, ed è per questo che rivolgiamo un appello a tutti quanti hanno avuto modo di usufruire del nostro servizio di raccolta, a quanti hanno visitato i nostri mercatini, a coloro che hanno apprezzato le nostre lotte a sostegno delle persone più fragili, il nostro rigore morale, la nostra autonomia e indipendenza: abbiamo bisogno di voi, del vostro aiuto economico. Analogo appello rivolgiamo a organismi pubblici e privati, ad aziende, a Enti e Fondazioni. Chiediamo innanzitutto un sostegno economico, ma è gradito anche un aiuto in beni alimentari per le 12 persone attualmente accolte in Comunità. Non lasciateci soli. Al contempo, ci rivolgiamo al Governo e alle istituzioni politiche e amministrative, ai parlamentari nazionali e ai consiglieri regionali della nostra zona perché mettano in campo agevolazioni e azioni di sostegno economico alla nostra realtà e alle molte altre del Terzo Settore, che rappresentano una parte importante ed essenziale del sistema sociale italiano, senza il cui impegno migliaia di persone rischiano di ripiombare nella miseria e in situazioni di grave disagio. Da parte nostra ci impegniamo a restituire, in termini di accoglienza e di solidarietà, e in modo che nessuno possa essere lasciato indietro, tutto ciò che ci sarà donato. Una volta finita l’emergenza, potremo così tornare all’autofinanziamento che ci ha sempre caratterizzato e di cui andiamo fieri”.

Si può contribuire attraverso una donazione sul conto corrente bancario di Banca Etica intestato a “Amici di Emmaus ODV”: IBAN: IT02 T050 1811 2000 0000 0000 206; Causale: Contributo solidarietà coronavirus (le erogazioni liberali sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi nelle percentuali consentite dalla legge). 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400