Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, Vappina: «Massimo aiuto al personale della Fondazione Busi»

Il capogruppo della lista CNC-Vappina chiede l'implementazione delle misure di profilassi e tutela per i lavoratori. Appello all'Ats

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

19 Marzo 2020 - 08:33

Coronavirus, Vappina: «Massimo aiuto al personale della Fondazione Busi»

CASALMAGGIORE (19 marzo 2020) - «In queste giornate non si può che ringraziare coloro che si stanno impegnando alla cura degli altri con con un così alto spirito di sacrificio e tanta dedizione. Oltre alla situazione dei nostri ospedali, vogliamo che l’attenzione sia massima anche su un altro fronte della emergenza, che è quello della Fondazione Busi». Parole di Fabrizio Vappina, capogruppo della lista CNC-Vappina. «Il cda e il personale — osserva — stanno lavorando in condizioni di estrema difficoltà. Vorremmo che la drammaticità della situazione non impedisse di far lavorare in condizioni di sicurezza chi assiste gli ospiti e che questi siano assistiti nel miglior modo possibile. In altre parole vorremmo che la battaglia a tutela di chi è già in condizioni di difficoltà per età e condizioni di salute non venga ritenuto fronte secondario. Sappiamo che il Cda si è mosso, che le organizzazioni sindacali hanno inoltrato alla Regione le richieste di implementazione delle misure di profilassi e tutela. Riteniamo che tutte le istituzioni, ed anche la politica, debbano tenere fermo il principio che in una società come la nostra, gli obiettivi sono — qualunque sia il costo economico — evitare il dramma di  dover scegliere chi lasciar andare e lavorare in sicurezza, che oggi significa presidi individuali e tamponi ai numerosi dipendenti a casa in malattia. Ci rivolgiamo dunque in particolare all’Ats affinché si relazioni con la struttura e la supporti. Insegnano nelle scuole militari che una grande qualità del soldato è saper improvvisare, perché in guerra tutto è imprevisto, tragico, sconvolgente. Ma anche il soldato più adattabile ha bisogno di linee di comando chiare. Quelle strutture, quei ruoli dirigenziali, quelle divisioni di competenze ai quali va tutto il doveroso ossequio  in tempi normali, deve essere oggi impegnato a dare gli strumenti ai suoi soldati». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400