L'ANALISI
13 Marzo 2020 - 06:51
VIADANA/BRESCELLO (13 marzo 2020) - Il Crocifisso parlante di Brescello, reso celebre nella saga cinematografica di Don Camillo e Peppone (con i volti di Fernandel e Gino Cervi) ieri è stato esposto fuori dalla chiesa parrocchiale come atto d’intercessione per rallentare e fermare il Coronavirus. A deciderlo è stato il parroco don Evandro Gherardi, che ha poi diffuso la notizia attraverso i social in modo da renderla nota ai parrocchiani che, chiusi in casa, non potevano transitare per la piazza e vedere il crocifisso dal vivo. «Cristo, morto e risorto per la nostra salvezza, faccia cessare la pandemia su Brescello, l’Italia e il mondo intero! Noi facciamo la nostra parte: restiamo a casa e preghiamo!», ha scritto il sacerdote, mettendo insieme la fede e il rispetto delle norme emanate dal Governo. Il crocifisso esposto sul sagrato della chiesa è quello famoso che nella saga tratta dai racconti di Giovannino Guareschi parla con don Camillo, di solito criticandolo, una sorta di coscienza ad alta voce che il parroco a volte ascolta, altre no. In una celebre scena di uno dei film, il crocifisso viene portato in processione lungo le strade del paese sino alla riva del Po per scongiurare la piena del Grande Fiume, una sequenza di grande impatto e a tratti commovente.
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