L'ANALISI
02 Marzo 2020 - 07:40
CASALMAGGIORE (2 marzo 2020) - Ha esposto un crocifisso del diciassettesimo secolo, ritenuto miracoloso, per contrastare la diffusione del Coronavirus Covid-19. Attraverso la preghiera, naturalmente, chiedendo l’intercessione a Dio perché questa emergenza, che tante preoccupazioni sta suscitando, si risolva al più presto. L’abate parroco di Casalmaggiore, don Claudio Rubagotti, come tanti suoi fratelli religiosi, si è affidato agli strumenti a sua disposizione, a partire da quello della fede, per dare un contributo di speranza, senza volersi sostituire ovviamente ai medici. Don Claudio ha così creato, nella zona d’ingresso al Duomo di Santo Stefano, uno spazio in cui collocare l’antica rappresentazione della crocifissione di Gesù, risalente all’anno 1676, dono alla comunità di Padre Francesco da Modena. Un manufatto che venne esposto anche secoli fa, durante la diffusione della peste e durante le alluvioni del fiume Po.
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