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LA SVOLTA NEL PIANO DI ZONA 2020

Servizi sociali, Casalasco e Viadanese uniscono le forze

Per la prima volta i territori decidono di collaborare per far fronte a disagi e situazioni difficili. Nel consiglio comunale si astiene il gruppo CNC-Vappina. Bongiovanni: «Commissione in arrivo»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

18 Febbraio 2020 - 08:34

Servizi sociali, Casalasco e Viadanese uniscono le forze

CASALMAGGIORE (18 febbraio 2020) - Con l’approvazione del piano di zona 2020 Oglio Po da parte del consiglio comunale – sì di maggioranza e Listone, astensione di CNC-Vappina – il territorio vara ufficialmente la programmazione integrata dei servizi sociali nell’area di confine tra le province di Cremona e di Mantova, che raccoglie 84.340 abitanti: 17 Comuni casalaschi e 10 viadanesi, insieme. Una novità assoluta rispetto ad altre realtà, che non sono ancora riuscite a sviluppare l’aggregazione zonale chiesta dalla legge regionale 23 del 2015. Tanto che la Regione ha premiato l’operazione Oglio Po con 10 mila euro.

Al direttore del Consorzio Casalasco Servizi Sociali, Katja Avanzini, il compito di illustrare il piano di zona: «Il 2020 sarà un anno di inizio lavori per arrivare al prossimo appuntamento a dicembre per il piano 2021-2023. Per quest’anno abbiamo individuato sette obiettivi strategici, con una programmazione comune, mentre la gestione rimane specifica di ciascun territorio», in capo dunque al Consorzio Casalasco per la parte cremonese e al Consorzio Pubblico Servizi alla Persona per quella mantovana. «Per questo primo piano di zona, i sindaci, all’unanimità hanno definito come capofila il Concass».

Nel consiglio comunale si è astenuto il gruppo CNC-Vappina. Il sindaco Bongiovanni: «Commissione in arrivo».

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