L'ANALISI
30 Gennaio 2020 - 07:20
Un'immagine eloquente del mercato del sabato sul Listone a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE (30 gennaio 2020) - Per il mercato settimanale del sabato di Casalmaggiore il 2020 si è aperto con una ulteriore contrazione del numero degli ambulanti. Per la precisione, sono sette di meno le attività sul listone. Sei di italiani e una di un cinese. Uno del settore alimentare e sei di quello non alimentare.
In particolare, hanno lasciato la piazza Daniele Coradini di Fontanellato, titolare di un banco del formaggio, Luciano Manara, titolare di un banco di articoli da pesca e sportivi, e altri cinque esercenti specializzati nella vendita di abbigliamento: Umbertina Bottoli, Imerio Gerevini, Maria Grazia Maggi, Santo Facchin e Wu Ja Peng.
Negli ultimi anni ci sono stati diversi recessi di licenze, per pensionamenti (come nel caso di Coradini e Manara) o cambiamenti di lavoro e non ci sono stati subentri. Prima delle ultime cessazioni, le licenze realmente attive erano 74, 20 alimentari e 54 non alimentari. Abbandoni che nel tempo hanno lasciato ampi spazi vuoti nell’area mercatale. Una immagine eloquente è quella del mercato di sabato scorso. C’è da dire che gennaio non è il mese più indicativo per avere un quadro aggiornato della situazione, perché è il periodo tradizionalmente riservato dai commercianti ambulanti alle loro ferie annuali, e in più il 25 gennaio pioveva. Ma al di là di questi aspetti, i vuoti trasmettevano comunque una sensazione di «desolazione».
La crisi del commercio, dunque, tocca anche gli ambulanti. Alcuni di loro dicono con amarezza: «Sono anni ormai che assistiamo ad un declino nel nostro lavoro»
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