L'ANALISI
21 Dicembre 2019 - 07:00
Una panoramica dell’imponente impianto delle idrovore del Consorzio di Bonifica Navarolo a San Matteo delle Chiaviche
CASALMAGGIORE-VIADANA (21 dicembre 2019) - «In occasione della piena del Po del novembre scorso nel comprensorio Oglio Po sono piovuti quasi 270 millimetri di acqua ovvero più di un terzo di quello che cade mediamente in un anno e grazie all’impegno del Consorzio di Bonifica Navarolo in termini di uomini, mezzi e impianti, è stato ancora una volta preservato il territorio dagli allagamenti». Anche questa riflessione, decisamente importante, è entrata nel bilancio del 2019 che il cda dell’ente consortile presieduto da Guglielmo Belletti, affiancato dai vice Luigi Ardenghi e Piercarlo Barilli ha stilato nell’approvare il preventivo 2020. «In questo periodo il Consorzio — si spiega — ha sollevato e allontanato circa 36 milioni di metri cubi di acqua; decisamente un volume impressionante che fa riflettere su quanto l’attività di bonifica sia, non solo ancora, ma sempre più necessaria. Oltre a ciò, durante l’evento di piena, unitamente al personale della protezione civile e degli altri enti preposti, abbiamo altresì contribuito alle operazioni tese alla difesa dell’argine golenale in prossimità degli abitati di Casalmaggiore e Martignana». Per l’anno prossimo il bilancio prevede investimenti per l’adeguamento delle strutture consortili, ma anche e soprattutto il controllo dei costi.
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