CALCIO
12 Novembre 2019 - 15:56
Viaggiatori alla stazione di Casalmaggiore
CASALMAGGIORE (12 novembre 2019) - Ormai sono finite le parole per commentare lo stato della linea ferroviaria Parma-Brescia, una vergogna nazionale che collega malamente due tra le Regioni più ricche d’Italia. L’ultima Caporetto della tratta (92 chilometri percorsi a 46 chilometri orari di media) si è registrata questa mattina, con tre cancellazioni di fila.
Il primo treno andato ko è stato il 20300 (Parma 5.13 – Brescia Est 7.08), cancellato per un guasto al treno. Appena dopo si è registrata la disfatta del 20303 (Brescia 5.50 – Parma 7.48) che ha concluso la corsa poco dopo essere partito nella stazione di San Zeno Folzano per un altro guasto. Poco più di due ore dopo il 20310 (Parma 8.13 – Brescia 10.08) non è stato effettuato per «un guasto a un altro treno»: di qui la sostituzione con un bus.
Tutto ciò, commenta Paolo Antonini, presidente del Comitato TrenoPonteTangenziale, «nel silenzio indecente di tutte le pubbliche amministrazioni: sindaci dei comuni, presidenti province, regioni e ministro infrastrutture. Un fatto molto grave». Un servizio, commentano alcuni viaggiatori, «penosamente imbarazzante».
Un altro guaio si è verificato ieri. Il treno 20303 è stato effettuato con una composizione di vetture ridotta, in seguito a un guasto al sistema di chiusura delle porte. Per agevolare il servizio è stato effettuato da Piadena (con partenza alle 7), un servizio di autobus ausiliario.
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