L'ANALISI
02 Aprile 2013 - 12:45
Le case destinate a giovani e anziani (foto Osti)
CASALMAGGIORE — ‘La Corte’ cambia mission e si apre al territorio. La splendida struttura gestita dalle suore di Gesù sofferente, nata per accogliere i famigliari dei ragazzi disabili ospiti della ‘Casa Giardino’, d’ora in avanti servirà a rispondere alle nuove fragilità e ad accogliere un target molto diverso di utenti: dai maggiorenni con disabilità alle persone anziane sole, dalle persone con parziale o temporanea non autosufficienza per arrivare a dei ricoveri di sollievo. Un progetto sperimentale promosso nell’ambito della ricerca di nuove forme di assistenza varata dalla Regione Lombardia e che non ha eguali nella provincia cremonese. Ieri ad illustrare il cambio di mission della struttura che conta 7 abitazioni singole immerse in un parco di 36mila metri quadrati sono stati suor Maria Buongiorno, che gestisce la ‘Casa Giardino’, padre Giuseppe Renzi (fondatore delle Figlie di Gesù sofferente), il sindaco Claudio Silla, il direttore del distretto Asl di Casalmaggiore Bruna Masseroni, il direttore del Consorzio servizi sociali Katja Avanzini e Giovanni Bozzini in qualità di amico e ‘consulente’ della comunità per disabili.
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