L'ANALISI
26 Luglio 2019 - 08:03
Una manifestazione di mamme con i loro bambini davanti all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano
CASALMAGGIORE (26 luglio 2019) - «Saremo guardiani feroci del nostro ospedale», dice il consigliere comunale Fabrizio Vappina (Cnc-Vappina sindaco) alla vigilia dell’importante incontro previsto il 2 agosto tra i tre direttori generali, Salvatore Mannino (ATS Valpadana), Giuseppe Rossi (ASST Cremona) e Raffaello Stradoni (ASST Mantova), per parlare del Piano operativo aziendale strategico (Poas), ossia il documento da cui dipende tutta la programmazione dei prossimi tre anni.
«Lo abbiamo scritto sul programma e non arretriamo di un millimetro», aggiunge Vappina. «In una situazione normale dovremmo starcene tranquilli ad aspettare le decisioni, ma la fiducia è stata messa a dura prova e così preferiamo farci sentire ben desti. Troppe cose, addirittura deliberate, non vengono realizzate o sono rimandate a tempi e con modalità che il buonsenso rifiuta». «Due giorni fa — prosegue la collega Annamaria Piccinelli — è arrivata la risposta dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera all'interrogazione del consigliere Matteo Piloni (Pd) su ciò che è stato effettivamente realizzato delle promesse fatte dopo la chiusura del Punto Nascite e da realizzare tra il 2018 e il 2019, con la delibera regionale 795 del 2018. Su 23 macchinari da acquistare — continua il consigliere — ne sono stati acquistati 3, delle 21 nuove figure professionali ne sono entrate 4. A parte l’urodinamica ginecologica, il resto o è stato fatto in parte — 50% di oculistica, 30% di Urologia —, o per niente, come ciò che riguarda l’endoscopia digestiva e soprattutto nessuna traccia della Neuropsichiatria infantile in cui Oglio Po doveva diventare addirittura riferimento regionale».
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