L'ANALISI
20 Luglio 2019 - 08:43
CALVATONE (20 luglio 2019) - «Non ce la facciamo più, riceviamo una media di cinque, sei telefonate al giorno con richieste di aiuto. E questo è il segnale più evidente che il randagismo dei gatti è allo sbando».
Fioretta Poli, presidente dell’associazione senza scopo di lucro ‘La Cuccia e il Nido onlus’, fondatrice del parco rifugio di Calvatone posto in fregio alla provinciale 10, che ospita gattile, canile e Centro di recupero di animali selvatici, oltre ad alcune attività commerciali, lancia l’allarme su una situazione che sta andando fuori controllo. «Nel 2018 abbiamo salvato 300 gattini e quest’anno, fino ad ora, abbiamo avuto 200 ingressi: di questi abbiamo dato in affido circa un centinaio di mici». Ma, estremizzando un po’, è un po’ come tentare di svuotare il mare con un cucchiaio. «Il problema principale — continua Fioretta — è che quasi nessuno sterilizza i gatti e questi si riproducono all’infinito. Si calcola che un gatto, in sei anni, possa arrivare a generarne 70 mila. Per questo sono assolutamente importanti le sterilizzazioni».
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