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SERIE DI FURTI

Incastrati i Bonnie & Clyde di chiese e cimiteri

I carabinieri: «Possibili dei colpi anche nel Cremonese»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

01 Luglio 2019 - 07:31

Incastrati i Bonnie & Clyde di chiese e cimiteri

Un'auto dei carabinieri

ROCCABIANCA (1 luglio 2019) - Li hanno incastrati filmando le loro imprese con delle video-trappole. Lui S.V.,un idraulico quarantacinquenne, lei E.D., sessantunenne ex insegnante, entrambi residenti nel Parmense - sono stati denunciati per furto aggravato dopo una lunga serie di colpi nelle chiese e nei cimiteri di tutta la provincia emiliana, dalla Bassa all’Appennino. Ma i carabinieri — in azione i militari di Roccabianca, coordinati dal Nucleo operativo di Fidenza — ritengono che la coppia possa aver colpito anche in province vicine, come quella di Cremona. Magari passando dal ponte Verdi di San Daniele, considerata la prolungata chiusura di quello di Casalmaggiore. Per questo chiedono a chi abbia elementi utili di farsi vivo con il comando.
Tutto è iniziato a dicembre 2018 quando qualcuno si è infilato nel cimitero di Roccabianca e quindi nella chiesetta, da dove ha fatto sparire tutte le offerte. Alla prima razzia ne sono seguite altre, sempre a Roccabianca, ancora al cimitero e anche nella chiesa dei santi Michele e Bartolomeo, dove sono state svuotate tre cassette. Il parroco a quel punto ha allertato i carabinieri del paese che, con la collaborazione del Comune, hanno installato delle microtelecamere nei punti caldi: non c’è voluto molto perché venissero immortalati un uomo e una donna. Lui armeggiava con serrature e cassette, mentre lei gli passava gli strumenti da scasso nascosti nella borsetta. A quel punto i volti erano noti, ma non bastava per associarli a nomi e cognomi. La svolta c’è stata quando l’idraulico, a marzo, è stato pizzicato in flagranza di reato, e denunciato, mentre stava rubando nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Busseto. A quel punto c’era il collegamento con il volto dei video e, dopo altre indagini sulla macchina usata e sulle tracce lasciate dai cellulari, entrambi sono stati denunciati: per l’uomo, con precedenti, è scattato anche l’obbligo di dimora e di firma giornaliera presso le forze dell’ordine. L’ex insegnante, incensurata, sarebbe invece schiava di una dipendenza da videopoker.

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