L'ANALISI
16 Maggio 2019 - 07:44
SAN GIOVANNI IN CROCE (16 maggio 2019) - I Comuni del territorio casalasco stanno approvando - sempre all’unanimità - il regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo. L’ultimo ente locale a farlo è stato San Giovanni in Croce, dove è stata Cristina Cozzini del Consorzio casalasco servizi sociali ad illustrare il tema, invitata a farlo dal vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Erica Maglia. Il regolamento, ha spiegato l’esponente del Concass, è stato definito con il parere unanime dei sindaci.
Nel documento sono esposte indicazioni concrete per cercare di, quanto meno, limitare l’uso delle macchinette, «provando a dare uniformità alle indicazioni». Le nuove installazioni, ad esempio, «non potranno essere effettuate entro 500 metri da scuole, chiese, residenze socio assistenziali, strutture ricettive, oratori», luoghi insomma ‘sensibili’. «Abbiamo poi inserito un’altra restrizione. Non possono esserci sale da gioco nel raggio di 100 metri da banche, sportelli bancomat, compro-scambio oro. Perché sappiamo che il giocatore patologico può essere portato a vendere anche gli ori di famiglia». Ci sono anche limitazioni orarie: «Le macchinette potranno funzionare solo nelle fasce orarie comprese tra le 10 e le 13 e tra le 18 e le 23. Al mattino si presume che i ragazzi siano a scuola e alla sera che gli anziani siano a casa».
I sindaci si impegnano poi a non concedere locali a chi vuole avviare attività con il gioco d’azzardo e a non rinnovare, alla scadenza, eventuali locazioni già attive. «Inoltre si impegnano ad evitare la pubblicizzazione delle attività».
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