L'ANALISI
CASALMAGGIORE
06 Maggio 2019 - 18:46
CASALMAGGIORE (6 maggio 2019) - È stata fissata alle 9 del mattino di giovedì 6 giugno l’udienza in camera di consiglio davanti al Consiglio di Stato per dibattere il ricorso presentato dall’associazione culturale Arrahma contro l’ordinanza del Tar (Tribunale amministrativo regionale) che aveva respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla stessa associazione della comunità islamica nei confronti dell’ordinanza del sindaco Filippo Bongiovanni che imponeva la cessazione delle attività di culto nel capannone di via Marzabotto sede di Arrahma. Nel provvedimento, i giudici di Brescia affermavano che ‘appare inequivocabile che in locali a destinazione artigianale si svolgesse attività di culto con cadenza peraltro espressamente indicata all’interno dello stabile con conseguente violazione delle norme richiamate nell’ordinanza comunale’. Secondo Bongiovanni, «l’amministrazione ha fatto tutto ciò che doveva in relazione all’uso disinvolto dei locali da parte dell’associazione culturale islamica, nell’ormai annoso discrimine tra luogo di culto e luogo culturale. La recente normativa sui luoghi di culto della Regione è molto chiara e il Comune, a mio avviso, l’ha correttamente applicata, come riconosciuto anche dai giudici di Brescia. Ora attendiamo con fiducia anche la decisione del Consiglio di Stato, che verosimilmente verrà resa nota qualche giorno dopo l'udienza».
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