L'ANALISI
29 Aprile 2019 - 14:01
CASALMAGGIORE (29 aprile 2019) - Un auditorium pieno come nessuno, neppure gli stessi organizzatori, si sarebbe aspettato, ma soprattutto un auditorium gremito di uomini, donne e bambini di etnie diverse, ricco di colori, di profumi e dove sono state pronunciate parole importanti. Mai si era vista a Casalmaggiore una cosa del genere. Merito dell'incontro sul dialogo interreligioso promosso sabato 27 dall'associazione culturale Arrahma, moderato dai giornalisti Marco Bazzani e Nazzareno Condina, che ha lasciato in tanti sensazioni positive, come se in qualche modo si fosse aperta una breccia, o si fosse compiuto il primo passo di un cammino lungo e difficile, ma che porterà nella giusta direzione. Per capire il clima che si è respirato partiamo dal fondo. Richiesti di esprimere in breve le sensazioni che aveva lasciato loro la serata, i rappresentanti delle quattro religioni coinvolte si sono così espressi in sequenza. Don Claudio Rubagotti (cattolici): «Ascoltare l'altro». Mahmoud Najib (islam): «Ascoltare e accettare l'altro». Singh Sukhpal (sikh): «Imparare sempre dall'altro». Pastore Antwith (pentecostali): «La voglia di vivere insieme». Parole accolte da un fragoroso applauso. Lo stesso Omar Pellegri, vicepresidente di Arrahma, a nome della comunità islamica poco prima si era detto «emozionato». «Non ci aspettavamo una simile risposta, vi ringrazio, credo che stasera ci sia segnata una svolta, che abbiamo lanciato un messaggio. Ora questo incontro non deve rimanere fine a se stesso. Da parte nostra contiamo di poter organizzare altri incontri, anche aprendo la moschea. Dobbiamo conoscerci per sconfiggere diffidenza e paura».
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